LA SPACE ECONOMY
VERSO IL FUTURO, E OLTRE
Sapevi che l’Europa ha potuto vedere lo sbarco sulla Luna, quella notte del 1969, grazie alle antenne di Telespazio, azienda romana leader nel campo delle soluzioni e dei servizi satellitari, o che alla torinese Thales Alenia Space è stata affidata EXOMARS 2020, una delle missioni più importanti dell’Agenzia Spaziale Europea che andrà alla ricerca di vita su Marte?
Molto probabilmente no, ma da diversi anni lo spazio è teatro di un’intensa attività di ricerca e sviluppo di prodotti e servizi innovativi abilitati a stare in orbita (es. servizi di telecomunicazioni, di previsione meteo, di monitoraggio ambientale, di navigazione e posizionamento, ecc.): attività conosciuta con il nome di Space Economy, ossia Industria dello spazio, settore destinato a diventare uno dei più promettenti per lo sviluppo futuro dell’economia mondiale.
La Space Economy, infatti, è un mercato che oggi vale € 350 Mld, con un tasso di crescita costante pari a 3% l’anno, tanto che l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha stanziato € 10-11 Mld di finanziamenti per il prossimo triennio. A tal proposito, alla riunione intergovernativa di novembre, i 22 Paesi contributori* dell’ESA si contenderanno i finanziamenti dei progetti nazionali in quattro settori:
- Accesso allo spazio
- Servizi satellitari
- Scienza ed esplorazione
- Consapevolezza della situazione spaziale.
Com’è l’Industria dello spazio in Italia?
L’Italia ha una lunga storia nell’ambito della Space Economy: oltre a essere stato il terzo Paese al mondo a lanciare in orbita un satellite, è uno dei membri fondatori dell’ESA e ad oggi è la sesta potenza spaziale a vantare l’intera filiera che porta allo spazio, dal settore upstream per la costruzione di satelliti, tecnologie e robot per l’osservazione della terra, la sicurezza e l’esplorazione del Sistema Solare, al settore downstream, per la gestione dei satelliti e dei servizi di terra, oltre alla raccolta e alla distribuzione dei dati.
Circa 600 imprese italiane sono attive nell’Industria dello spazio, con il 70% del business nell’export e ricavi pari a € 2,23 Mld annui (2018).
Lo spazio sta diventando quindi sempre più operativo, tanto che dallo scorso 15 ottobre le imprese in possesso dei requisiti fissati dal Programma Mirror GovSatCom possono presentare domanda di sostegno a progetti rientranti nell’ambito del Piano Strategico Nazionale e degli Accordi di innovazione per la Space Economy.
Le risorse finanziarie disponibili sono pari a € 100 Mln e l’agevolazione sarà concessa sulla base di una determinata procedura negoziale (tutti i dettagli qui).
*Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Rep. Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.
