LA CENTRALE RISCHI - CHE COS'E' E PERCHE' E' UTILE CONSULTARLA
È una fredda giornata di gennaio e il Sig. Rossi, proprietario della storica azienda di famiglia specializzata in tornitura e fresatura, si è deciso: acquisterà in leasing altri macchinari per allargare la propria attività, che negli ultimi due anni è cresciuta molto in fatturato. Chiama subito uno dei nostri collaboratori, Giovanni, e gli chiede supporto per una richiesta di finanziamento di € 150.000 alla Banca Beta.
Ti sei mai chiesto quale sia il processo che porta un istituto bancario a dire “sì” alla domanda di credito da parte di un’azienda? Te lo raccontiamo noi!
Giovanni, intermediario di Italfinance Group per il Sig. Rossi, consulta la CR, acronimo per “Centrale dei Rischi”: si tratta di una banca dati che ricostruisce la “storia creditizia” di famiglie e imprenditori verso il sistema bancario e finanziario. Questo archivio raccoglie sia informazioni positive, come il pagamento regolare delle rate, sia informazioni negative, ossia le difficoltà a restituire un debito.
Per le banche e le società finanziarie che si apprestano a concedere un finanziamento, come quello che ha chiesto il Sig. Rossi alla Banca Beta, è quindi uno strumento molto utile per valutare l’affidabilità o meno di un cliente che ha presentato una richiesta di credito. Se il Sig. Rossi ha una buona reputazione creditizia, gli sarà più facile ottenere il finanziamento a condizioni migliori.
Per gli intermediari come Giovanni, invece, la CR aiuta non solo ad avere informazioni sull’indebitamento complessivo del cliente verso l’intero sistema bancario e finanziario, ma anche a individuare e a proporre al Sig. Rossi soluzioni su misura, adeguate alle sue effettive capacità di rimborso, senza fargli correre rischi di “sovraindebitamento”.
Anche il Sig. Rossi può visionare i propri dati personali presenti nella CR: l’accesso è infatti gratuito, anche se occorre precisare che le informazioni sono coperte dal segreto d’ufficio e non possono essere comunicate a tutti. Solo il Sig. Rossi, cioè il soggetto a nome del quale sono registrati i dati, gli intermediari come Giovanni, le Autorità di vigilanza e l’Autorità giudiziaria godono di questo diritto.
Consultando la propria “storia creditizia”, il Sig. Rossi si accorge che un’informazione registrata in CR due anni prima non è corretta: l’intermediario Fabio, della Società Esse, lo ha infatti segnalato per il ritardo nel pagamento di un debito da € 40.000 che aveva contratto quando aveva acquistato in leasing un macchinario per la propria attività. Il debito invece è stato risolto, e rispettando tutte le scadenze. Questo errore potrebbe rovinare la sua reputazione creditizia e la Banca d’Italia non è responsabile della correttezza delle segnalazioni depositate, quindi cosa fare?
I prossimi step che il Sig. Rossi può seguire sono:
- rivolgersi informalmente a Fabio e chiedergli spiegazioni
- inviargli un reclamo scritto se non risponde
- presentare ricorso all’ABF, ossia l’Arbitro bancario Finanziario, o fare un esposto della Banca d’Italia.
Contattando Fabio, emerge che l’intermediario ha commesso un errore e ha segnalato l’azienda sbagliata. Procede quindi a correggere le informazioni trasmesse alla CR, con grande sollievo del Sig. Rossi che ora può vantare una “storia creditizia” molto positiva: questo gli garantirà l’ottenimento del finanziamento da parte della Banca Beta, e a condizioni migliori, grazie al supporto di Giovanni di Italfinance Group.
Questa storia ci insegna quanto sia importante essere a conoscenza dell’esistenza della CR e dell’opportunità di consultarla a costo zero per scoprire se si gode di una buona reputazione o meno presso il sistema bancario e finanziario con cui ci si è interfacciati finora.
Per approfondimenti, clicca qui per apprendere come presentare domanda di consultazione della tua “storia creditizia” e qui per scaricare la Guida della Banca d’Italia sulla CR spiegata in parole semplici.
Buona lettura!
